Dazi doganali: origini, evoluzione e ruolo nel commercio
La questione dei dazi doganali è, in questi giorni, al centro dell’attenzione per via della spinta al protezionismo economico rilanciato dal Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump.
Scopriamo insieme che cosa sono e come funzionano!
Indice
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Che cosa sono i dazi doganali
I dazi doganali sono un’imposta indiretta applicata sul valore di tutti i prodotti e merci che vengono importati ed esportati e vengono definiti dal singolo Paese che li impone. Costituiscono quindi un grande introito fiscale per lo Stato.
Tali tributi vengono pagati normalmente alla dogana tramite dichiarazione doganale o dall’importatore o dall’esportatore o dall’intermediario che ne assume il trasporto o l’introduzione nei singoli Stati.
Nello specifico, i dazi doganali si suddividono in:
- interni ed esterni: a seconda che si percepiscono al momento in cui gli oggetti tassati passano il confine amministrativo del comune o il confine politico dello stato;
- sulla merce in importazione o in esportazione: di solito si applica sui prodotti in importati in quanto si cerca privilegiare le industrie e le produzioni nazionali scoraggiando l’importazione di prodotti esteri. Al contrario, si applica su quelli esportati in caso di Paesi economicamente poco sviluppati e in supporto della loro economia nazionale, ad esempio l’Africa;
- ad valorem o specifici: nel primo caso l’importo viene stabilito in proporzione al prezzo della merce che attraversa i confini e la tassa è applicata come percentuale al valore della fattura. Nel secondo, il suo ammontare fa riferimento unicamente alla struttura fisica del prodotto del prodotto introdotto nello Stato, commisurato a peso, lunghezza, capacità o volume.
Origini ed evoluzioni
L’origine dei dazi doganali risale alla loro introduzione nel Medioevo, quando rappresentavano la principale entrata economica. Essi erano associati ad una tassa sulle merci che venivano trasportate tra i diversi comuni.
Dal 1968, l’Unione doganale dell’Unione Europea agevola gli scambi commerciali tra i suoi paesi membri. All’interno di tutti i 27 paesi membri UE, infatti, le autorità doganali collaborano come se fossero un’unica entità, non applicando tariffe tra di loro ed applicando le stesse tariffe alle merci importate nel loro territorio dal resto del mondo.
Alle frontiere esterne, invece, si applica una tariffa doganale comune, unita alla Tariffa Integrata Comunitaria (TARIC), alle merci provenienti dai paesi terzi.
Alle frontiere esterne, invece, si applica una tariffa doganale comune, unita alla Tariffa Integrata Comunitaria (TARIC), alle merci provenienti dai paesi terzi.
In tempi moderni, la loro istituzione risponde quindi a una precisa scelta di economia politica ed è alla base del protezionismo. Il loro obiettivo, in questo senso, è infatti quello di:
- privilegiare le industrie e le produzioni nazionali scoraggiando l’importazione di prodotti esteri;
- tutelare i consumatori dalle merci e dai prodotti potenzialmente pericolosi o nocivi per la salute;
- contrastare il commercio illegale di specie a rischio di estinzione proteggendo gli animali;
- prevenire malattie vegetali preservando l’ambiente;
- lottare contro criminalità organizzata e terrorismo in collaborazione con i servizi di politica e immigrazione.
Dazi doganali: come vengono calcolati
I dazi doganali variano in base al tipo di bene importato e sono calcolati in base al loro valore contenuto nella dichiarazione del venditore, tendenzialmente corrispondente alla fattura che viene inviata con la merce specifica. Se durante un controllo alla Dogana dovesse emergere che non c’è una corrispondenza tra quanto pagato ed il valore del prodotto, il dazio viene calcolato nuovamente sulla base di una nuova valutazione.
Il calcolo si suddivide tra quelle che hanno come destinazione l’Unione Europea e quelle dirette invece verso Paesi altri:
- Unione Europea: il dazio deve corrispondere alla TARIC, calcolata a sua volta in percentuale secondo le tabelle merceologiche introdotte alla dogana di ingresso e consultabili sul sito dell’Agenzia delle Dogane in Italia;
- Paesi al di fuori: l’immissione in territorio UE comporta il pagamento dell’IVA del paese di destinazione finale del pacco calcolata sull’intera cifra (costo del prodotto + spese di spedizione + dazio).
Il dazio è di per certo una parte rilevante nelle transazioni commerciali e per questo è necessario comunicare la sua esistenza all’altra parte in sede contrattuale. Occorre anche precisare che, in generale, le tasse di importazione sono a carico del compratore e non sono comprese nelle spese di spedizione. È possibile anche accordarsi nel modo opposto e renderle a carico del venditore.
Cronache attuali: il ruolo di Trump
È recente notizia quella che Donald Trump, attuale Presidente degli Stati Uniti, abbia dichiarato di voler introdurre dazi doganali per difendere l’industria siderurgica americana.
L’uomo ritiene infatti che essa si sia, negli anni, fortemente indebolita a causa del dumping, comportato negli ultimi 20 anni un calo dell’occupazione pari al 35% nell’industria dell’acciaio e del 56% in quella dell’alluminio.
Nello specifico, il dumping prevede la vendita di un prodotto ad un prezzo molto inferiore rispetto a quello di produzione o vendita nel mercato di origine con l’obiettivo di conquistare nuovi mercati.
Per porre rimedio alle conseguenze negative del fenomeno, dunque, Trump si è appellato ad una norma del 1962 che permette, in nome della sicurezza nazionale, di imporre unilateralmente dazi doganali senza richiedere l’autorizzazione all’Organizzazione Mondiale del commercio.
La decisione non è stata appoggiata a livello internazionale, in quanto il ricorso alla norma è previsto soltanto nel caso di situazioni davvero estreme e questa non sembra essere tale.
Come abbiamo analizzato insieme, i dazi doganali rappresentano per le aziende di tutto il mondo una barriera all’ingresso per molte opportunità di business. Ogni business dovrebbe quindi ottimizzarli al fine di reindirizzarli a proprio favore attraverso una corretta ed intelligente pianificazione strategica.
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