Le implicazioni della norma taglia idonei nei concorsi
La recente introduzione della norma “taglia idonei” ha significative implicazioni per i concorsi pubblici, rivoluzionando le regole dello scorrimento delle graduatorie e imponendo un tetto massimo del 20% per gli idonei. Questa modifica sostanziale sta suscitando un dibattito acceso tra gli aspiranti e gli addetti ai lavori.
Ma vediamo tutto sullo scorrimento graduatorie concorsi pubblici.
Scorrimento graduatorie concorsi pubblici: cos’è la norma taglia idonei al 20%?
La norma stabilisce che nei concorsi pubblici vengono considerati idonei i candidati collocati nella graduatoria finale dopo l’ultimo candidato vincitore, purché non superino il 20% dei posti messi a concorso. Questo significa che una volta assegnati tutti i posti disponibili ai vincitori, solo il 20% dei restanti candidati considerati idonei avrà la possibilità di essere assunto o ottenere un posto in seguito.
La norma è applicabile in gran parte dei concorsi pubblici, ma esistono eccezioni. Alcune Pubbliche Amministrazioni e specifici concorsi possono non essere soggetti a questa regola. Per esempio, nel recente concorso dell’Agenzia delle Entrate per 4.500 funzionari, il tetto al 20% non è stato applicato.
È importante distinguere tra i vincitori e gli idonei. I vincitori sono coloro che hanno ottenuto direttamente un posto nel concorso, mentre gli idonei sono coloro che, sebbene non vincitori, sono considerati adatti per eventuali future assunzioni nel caso di rinuncia, mancato superamento del periodo di prova o dimissioni del dipendente entro sei mesi dall’assunzione.
Che differenza c’è tra vincitori e idonei nei concorsi pubblici?
La distinzione tra vincitori e idonei è fondamentale per comprendere il funzionamento delle graduatorie nei concorsi pubblici. I vincitori sono coloro che, avendo superato tutte le fasi del concorso, vengono immediatamente assunti, occupando i posti previsti dal bando. Gli idonei, invece, pur avendo superato le prove d’esame, non vengono assunti immediatamente a causa della mancanza di disponibilità di posti.
Entrambi i gruppi sono inclusi nella graduatoria finale del concorso, indicando coloro che hanno superato con successo le prove. Ma gli idonei possono essere assunti solo in determinate circostanze, come rinunce da parte dei vincitori, mancato superamento del periodo di prova dei vincitori o dimissioni dei vincitori entro sei mesi dall’assunzione. Questo avviene tramite il meccanismo dello scorrimento delle graduatorie.
Come funziona lo scorrimento graduatorie?
Lo scorrimento graduatorie consente alle Pubbliche Amministrazioni di selezionare candidati idonei già presenti nelle graduatorie precedenti, anziché indire nuovi concorsi pubblici. Questo meccanismo risponde a esigenze di economicità, efficacia ed efficienza dell’azione pubblica, evitando sprechi di denaro e tempo.
La legge del “taglia idonei” stabilisce che solo il 20% dei candidati rimanenti nella graduatoria concorsuale ha la possibilità di essere ripescato tramite lo scorrimento. Dopo l’assegnazione dei posti previsti dal bando, solo il 20% del numero totale dei posti a concorso rappresenta il pool di candidati idonei che potrebbero essere chiamati successivamente.
Questo tetto del 20% introduce una nuova dinamica nelle selezioni pubbliche, limitando il numero di idonei che possono essere assunti attraverso lo scorrimento delle graduatorie. È evidente che posizionarsi più in alto nella graduatoria aumenta le probabilità di essere selezionati e abbrevia i tempi di assunzione.
Concorsi esclusi dal taglia idonei al 20%
Sebbene la norma del taglia idonei al 20% abbia un’applicazione generale, esistono dei concorsi pubblici che ne sono esclusi. Secondo il Decreto PA 2023 convertito in Legge, il tetto del 20% non si applica alle procedure concorsuali bandite da Regioni, Province, Enti locali o da Enti da essi controllati, a patto che prevedano un numero di posti non superiore a 20 unità. Inoltre, sono esclusi i concorsi per i comuni con una popolazione inferiore a 3.000 abitanti e quelli per l’assunzione a tempo determinato.
Sono esclusi dal limite del 20% anche i concorsi per il reclutamento del personale sanitario e socio-sanitario, educativo e scolastico, nonché quelli per ricercatori, personale universitario e dell’Istituto superiore di sanità. Queste eccezioni sono importanti per garantire una gestione più flessibile delle risorse umane in settori cruciali per la società.
Per le Pubbliche Amministrazioni non soggette a un tetto specifico, si applica la regola generale. Ciò significa che la graduatoria può continuare fino alla sua decadenza, che di solito avviene due anni dopo la sua approvazione.
Scorrimento graduatorie: come si calcola il tetto taglia idonei al 20%
Il tetto del 20% si calcola sul numero totale dei posti messi a bando, non sul totale dei candidati collocati in graduatoria dopo i vincitori. Per esempio, se un concorso prevede 25 posti e 100 candidati superano le prove, i primi 25 in graduatoria vengono assunti come vincitori. Sui restanti 75 candidati si applica il tetto del 20%.
Quindi, si calcola il 20% di 25 (numero dei posti a concorso), ottenendo 5. Solo i primi 5 candidati rimangono in graduatoria come idonei non vincitori. Coloro che si collocano al di là del 70esimo posto non potranno essere assunti tramite lo scorrimento della graduatoria.
Questo metodo garantisce una gestione equa e trasparente delle graduatorie, limitando il numero di candidati che possono essere chiamati attraverso lo scorrimento e assicurando che i posti vengono assegnati in base al merito.
Scorrimento graduatorie: i motivi dell’introduzione
La norma del “taglia idonei” è entrata in vigore nella sua prima versione il 22 giugno 2023 e successivamente è stata modificata, diventando effettiva nella sua seconda versione dal 17 agosto 2023. È importante sottolineare che questa normativa non ha effetto retroattivo.
La norma è stata introdotta con l’obiettivo di migliorare la qualità del personale assunto nelle Pubbliche Amministrazioni. L’Ufficio Legislativo del Ministro per la Pubblica Amministrazione ha chiarito che i candidati collocati in graduatoria entro la quota del 20% corrispondono a coloro che hanno ottenuto una valutazione finale più vicina ai vincitori del concorso. Questo ha come finalità il fatto di poter garantire una crescita qualitativa oltre che quantitativa della Pubblica Amministrazione.