Le accise: cosa sono e come funzionano
Nel panorama della fiscalità indiretta, le accise rappresentano una delle principali forme di imposizione sui consumi. Introdotte con l’obiettivo di colpire determinati beni ritenuti strategici o potenzialmente dannosi (come carburanti, alcolici e tabacchi), le accise sono imposte che incidono direttamente sul prezzo finale dei prodotti e che contribuiscono in maniera significativa al gettito fiscale dello Stato.
Ma cosa sono esattamente le accise? Come vengono applicate e calcolate? E quali sono le motivazioni, economiche e sociali, che giustificano la loro esistenza?
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio il funzionamento delle accise, il quadro normativo di riferimento, il loro impatto sull’economia e sui consumatori, e le ragioni per cui continuano a rivestire un ruolo centrale nel sistema tributario italiano ed europeo.
Che cosa sono le accise
Esse sono applicate da ciascun stato membro dell’Unione Europea sul proprio territorio a discrezione e in modo autonomo in base a criteri differenti.
- petrolio e derivati destinati alla produzione di energia (benzina, gasolio, metano, gpl, butano, kerosene, ecc.);
- energia elettrica;
- alcol e bevande alcoliche (vino, birra, superalcolici, liquori, grappe, brandy, ecc.);
- tabacchi lavorati come le sigarette;
- oli minerali e derivati e oli lubrificanti;
- fiammiferi.
Situazione in Italia ed in Europa
L’importanza delle accise sul carburante
Vantaggi per lo Stato ed avversione come sentito comune
- devono essere pagate da ciascuno di noi su beni che siamo tutti costretti ad acquistare;
- vengono presentate periodicamente da parte delle forze politiche varie proposte di taglio o eliminazione che però non si realizzano mai;
- offrono vantaggi solo allo Stato.