La follia criminale della coppia dell'acido
La cronaca nera italiana è segnata da storie che scuotono l’opinione pubblica, ma poche hanno lasciato un’ombra così inquietante come quella della coppia dell’acido. Martina Levato e Alexander Boettcher sono stati protagonisti di una serie di aggressioni pianificate nel milanese, nelle quali l’acido veniva usato come arma per deturpare e distruggere la vita delle loro vittime. Quella che inizialmente sembrava una relazione passionale si è trasformata in un sodalizio criminale, caratterizzato da dinamiche manipolatorie, un’ossessione per il controllo e una violenza senza precedenti.
Ma cosa ha portato due giovani della Milano bene a compiere atti così efferati? Quali meccanismi psicologici e relazionali hanno alimentato questa spirale di orrore?
Analizziamo insieme vicende, fatti e condanne!
Coppia dell’acido: chi sono Martina Levato e Alexander Boettcher
Lo strumento del sesso veniva usato come arma potente di persuasione e suggestione che creava attaccamento. Il possesso e l’esclusività erano anche rappresentati dalle incisioni sul viso e sulla coscia di Martina Levato della “A” di Alex a rappresentare una sua totale abnegazione e proprietà.
Si tratta di persone in stretto contatto tra loro che vivono una situazione di simbiosi, isolate dal mondo, e trasmettono i deliri paranoidi dall’uno all’ altro componente della coppia.
Coppia dell’acido: la vicenda e i fatti
- prima vittima (maggio 2014): tentata evirazione ai danni di Antonio Margarito, compagno di università di Martina Levato;
- seconda vittima (novembre 2014): il 25enne Stefano Savi, scambiato il fotografo Giuliano Carparelli, viene colpito da un getto di acido mentre sta parcheggiando;
- terza vittima (novembre 2014): Giuliano Carparelli viene colpito da Martina Levato con dell’acido ma riesce a ripararsi con un ombrello. La insegue e viene aggredito dalla coppia con uno spray al peperoncino, reo di aver avuto un rapporto sessuale con Martina;
- quarta vittima (dicembre 2014): lo studente 22enne Pietro Barbini, ex compagno di classe di Levato, viene convinto a scendere dal suo appartamento con la scusa della consegna di un pacco. Una volta in strada il giovane viene colpito da un getto di acido ed inseguito da Boettcher con un martello, per poi essere salvato dal padre.
Il processo e la condanna
Agli imputati viene inoltre contestata anche l’aggressione a Stefano Savi.