Genetica forense: il DNA al servizio delle indagini criminali
Nel mondo della criminologia, la genetica forense rappresenta una delle conquiste più straordinarie degli ultimi decenni. Grazie alle nuove tecnologie di analisi del DNA, oggi è possibile risolvere casi complessi, identificare autori di crimini, scagionare innocenti e far luce su eventi rimasti irrisolti per anni.
La genetica, un tempo confinata ai laboratori di ricerca, è ormai uno strumento imprescindibile al servizio della giustizia. La genetica forense è una scienza ad oggi estremamente utile nell’identificazione di colpevoli di reato, persone scomparse o vittime di tragedie.
In questo articolo esploreremo il ruolo della genetica forense nelle indagini criminali, le tecniche utilizzate e le sfide etiche e giuridiche che accompagnano il suo utilizzo.
Che cos’è la genetica forense
- identificare i colpevoli di un reato;
- verificare dei legami di parentela in caso di dubbio o contestazione;
- identificare cadaveri rinvenuti sul luogo di una tragedia e persone scomparse;
- attribuire un nome a resti umani sconosciuti;
- ricostruire la scena del crimine in caso di un disastro di massa.
Come funziona il DNA applicato alla genetica forense
- geni indispensabili per la produzione di proteine ed enzimi necessari per lo svolgimento corretto delle funzioni vitali e fisiologiche;
- tratti codificanti: specifiche sequenze di DNA che vengono prima trascritte in RNA e poi tradotte in proteine;
- tratti non codificanti: sequenze che hanno una funzione di regolazione dell’espressione genica, ad oggi ancora per lo più ignoti;
- fenotipi: caratteristiche visibili prodotte dai geni, come ad esempio il colore di capelli.
- 35mila reperti biologici ritrovati su scene del crimine,
- 14mila profili ottenuti dalla popolazione carceraria;
- 7500 persone fermate o arrestate.
Cosa ci rivela il DNA: utilità principali
L’importanza del confronto
Si può affermare che essi appartengono a uno specifico individuo solo qualora sia possibile confrontarlo con un campione biologico suo o dei suoi familiari. Nella genetica forense l’identificazione, infatti, avviene sempre per confronto.
- età e statura approssimative;
- pigmentazione della pelle;
- colore dei capelli e degli occhi;
- informazioni sulla morfologia cranio-facciale.