Storia del serial killer Yoo Young-Chul
Yoo Young-Chul, tra il 2003 e il 2004 è stato il protagonista della cronaca nera di Seoul per aver ucciso almeno 20 persone e aver progettato di arrivare a 100 vittime. Conosciuto come il killer dall’impermeabile giallo, Yoo Young-Chul ha terrorizzato la Corea del Sud nei primi anni 2000, lasciando dietro di sé una lunga scia di vittime e un modus operandi che ancora oggi sconvolge esperti e appassionati di serial killer.
Scopriamo insieme la macabra ed agghiacciante vicenda del killer dall’impermeabile giallo.
Indice
Chi è Yoo Young-Chul: biografia
Yoo Young-Chul nasce il 18 aprile 1970 nel piccolo villaggio chiamato Jeolla Settentrionale, non lontano da Seul.
La sua infanzia è turbolenta: di famiglia modesta ed operaia, la sua nascita non era né attesa né voluta. Quando i genitori decidono di separarsi viene affidato alla nonna per tornare poi a vivere con il padre solo nel 1976.
La donna con la quale l’uomo si è risposato è parecchio dura e manesca e, per questo motivo, Yoo decide di scappare dalla madre che abita in uno dei quartieri poveri e malfamati di Seoul.
La donna con la quale l’uomo si è risposato è parecchio dura e manesca e, per questo motivo, Yoo decide di scappare dalla madre che abita in uno dei quartieri poveri e malfamati di Seoul.
Nonostante le condizioni economiche disagiate, per le quali viene spesso schernito, Yoo si impegna molto negli studi. Inizia però a nutrire dentro di sè
un sentimento di disprezzo per quella società che sembra averlo condannato a una vita di stenti. E tutti questi desideri si trasformano in odio verso i ricchi.
Nel 1988 muove i primi passi nel mondo del crimine dedicandosi a piccoli furti, per i quali entra ed esce di continuo dal carcere.
Nel 1993 si sposa con Ms. Hwang e l’anno successivo, nasce il loro figlio ma nel 2000 Yoo viene arrestato per stupro e sua moglie chiede il divorzio. È durante questo periodo di detenzione che il desiderio di rivalsa sulla società si inasprisce tramutandosi in furia omicida. Quando Yoo Young-Chul esce dal carcere ha in mente un piano criminale: uccidere 100 persone.
Nel 1993 si sposa con Ms. Hwang e l’anno successivo, nasce il loro figlio ma nel 2000 Yoo viene arrestato per stupro e sua moglie chiede il divorzio. È durante questo periodo di detenzione che il desiderio di rivalsa sulla società si inasprisce tramutandosi in furia omicida. Quando Yoo Young-Chul esce dal carcere ha in mente un piano criminale: uccidere 100 persone.
Yoo Young-Chul: la nascita di un serial killer
Yoo Joung Chul, come pianificato in carcere, vuole assecondare il suo rancore uccidendo persone sconosciute facoltose.
Per farlo, fabbrica un martello di circa 4 chili da utilizzare come arma e fa pratica su alcuni cani randagi, ammazzando gli animali a martellate sulla testa.
Per farlo, fabbrica un martello di circa 4 chili da utilizzare come arma e fa pratica su alcuni cani randagi, ammazzando gli animali a martellate sulla testa.
Per trovare le sue vittime si muove nei quartieri di religione cristiana della città, cercando ville con giardino circondate da mura, segno inequivocabile di ricchezza e benessere.
Il primo omicidio avviene il 24 settembre 2003 ai danni di una coppia di coniugi 70enni, sorpresi nel loro appartamento, colpiti alla testa col martello e poi abbandonati esanime. Il serial killer continua a mietere vittime:
- 2/16 ottobre: quattro persone vengono aggredite mortalmente;
- 4/8 novembre: una donna di 57 anni e un anziano di 87 vengono uccisi a martellate nel loro appartamento e i loro cadaveri, successivamente, bruciati. In casa c’è anche un bambino che però viene per fortuna risparmiato;
- dicembre 2003: 12 giovani donne vengono adescate nel suo monolocale per poi, a seguito di un rapporto sessuale, essere a colpi di martellate sulla testa. I cadaveri vengono mutilati, fatti a pezzi e gettati in prossimità del tempio di Bongow, a Seodaemun-gu.
Nel luglio del 2004 la polizia riesce a ritrovare alcuni dei corpi smembrati e, da quí, si avviano le indagini.
Indagini, cattura e processo
A partire dal il 24 settembre 2003, data del primo omicidio, il serial killer riesce a farla franca per circa un anno senza lasciare alcuna traccia.
La svolta nelle indagini arriva nel luglio del 2004 grazie alla segnalazione del proprietario di un centro massaggi alla periferia di Seoul. L’uomo, infatti, aveva notato che alcune delle sue dipendenti erano sparite dopo aver incontrato un cliente. Si tratta di Yoo Young-Chul.
In collaborazione con le autorità, il proprietario del centro concorda al telefono un appuntamento con Yoo che, quando arriva sul luogo fissato per l’incontro, si ritrova davanti un agente di polizia che gli mette le manette.
Durante l’interrogatorio finge un attacco epilettico e riesce a fuggire ma, ormai riconoscibile dalla autorità, viene dopo poche ora stanato dalla polizia il 15 luglio 2004. Inizia così un processo che, il 13 dicembre del 2004, porterà alla condanna a morte da parte della Seoul Central District.
L’uomo, durante il processo confessa che avrebbe continuato a uccidere se non lo avessero fermato e aggiunge di aver mangiato alcune parti delle vittime per purificarsi. Gli psichiatri e criminologi che, nel corso degli anni, lo hanno visitato in carcere ritengono che nonostante la grave condotta antisociale sia sempre stato perfettamente in grado di discernere il bene dal male.
Riferimenti culturali
Yoo Young-Chul è diventato un personaggio tristemente famoso, soprattutto nella Corea del Sud, per via dei suoi brutali omicidi. La sua storia ha ispirato alcune opere nella cultura popolare, tra cui principalmente:
- la rivista americana Life lo ha inserito tra i 31 serial killer più prolifici della storia, unico di origini asiatiche e secondo solo a Richard Ramirez e Jeffrey Dhamer (il cannibale di Milwaukee);
- la sua storia ha ispirato la trama della pellicola cinematografica The Chaser (2008): il film di Na Hong- Jin segue la storia di un ex poliziotto diventato protettore di prostitute che cerca di catturare un serial killer che tenta di ucciderle;
- docu-serie di Netflix Caccia al killer dell’impermeabile giallo (2021): diretta da Joihn Choi e Rob Sixsmith, racconta in tre episodi l’ascesa criminale di Yoo Young-Chul fino alla cattura cercando di analizzare la sua psicologia e le circostanze che possono aver creato un assassino di tale ferocia e brutalità.
La storia del serial killer dell’impermeabile giallo ha suscitato molto interesse per la società coreana, desiderose di comprendere la sua mente criminale, le sfumature della sua psiche e le motivazioni dietro gli omicidi. Yoo Young-Chul è, in questo senso, diventato un simbolo dell’oscurità umana in Oriente.
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